Affacciata alla finestra osservavo le mille luci che abbagliavano la notte. Ovattati mi giungevano i botti e le urla eccitate della folla.
Era una notte speciale, l’ultima notte dell’anno. Era speciale anche per chi non voleva che lo fosse: anche per chi, alle dieci di sera, proprio quella sera speciale, era già nel suo letto, in compagnia di un buon libro; anche per chi nemmeno sapeva che quella era l’ultima notte dell’anno e ignorava che qualcuno, molti, la festeggiassero.
Eppure, nonostante tutto, speciale, quella notte lo era: domani sarebbe stato un nuovo anno però con vecchie storie, vecchie idee, vecchi bronci e vecchi sorrisi…eppure…
Il nuovo anno si sarebbe affacciato e con molto tatto si sarebbe accovacciato proprio lì accanto, al nostro fianco, molto delicatamente avrebbe iniziato a sgranare attimo dopo attimo il tempo che passa; senza farsi sentire avrebbe spolverato via dalla nostra pelle inerme piccole cellule di vita come sabbia che scende nella clessidra. Non lo avremmo visto mentre con fare contrito iniziava a spegnere il nostro entusiasmo, i nostri desideri, le nostre pazze voglie. Talmente educato e riguardoso che l’illusione di non cambiare mai, di essere nel nostro intimo sempre noi stessi, non sarebbe mai crollata.
Ma era proprio in quella notte speciale, sì quella notte che vedeva tanti occhi incantati nei fuochi augurali e vedeva bagliori rendere ardente il buio, che il vecchio anno moriva e il nuovo anno sorgeva, insieme alla luce che vince l’oscurità…e tutto sembrava bello e amorevole e propizio….
Proprio allora, in maniera ufficiale, quasi fastidiosa nell’allegro fragore, l’inganno della vita mostrava il suo volto migliore: celebrare ciò che non è più e mai più sarà, festeggiare la folle e ineluttabile corsa verso l’eternità o il nulla.
Una notte davvero speciale: il compleanno della vita!
Una spettatrice silenziosa faceva capolino: fra mille fuochi d’artificio la luna si affacciava e consolava il mondo.
Ti auguro tempo
Non ti auguro un dono qualsiasi, ti auguro soltanto quello che i più non hanno. Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere; se lo impiegherai bene potrai ricavarne qualcosa. Ti auguro tempo, per il tuo fare e il tuo pensare, non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri. Ti auguro tempo, non per affrettarti a correre, ma tempo per essere contento. Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo, ti auguro tempo perché te ne resti: tempo per stupirti e tempo per fidarti e non soltanto per guadarlo sull’orologio. Ti auguro tempo per guardare le stelle e tempo per crescere, per maturare. Ti auguro tempo per sperare nuovamente e per amare. Non ha più senso rimandare. Ti auguro tempo per trovare te stesso, per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono. Ti auguro tempo anche per perdonare. Ti auguro di avere tempo, tempo per la vita.
Elli Michler