TAMPA, SARASOTA AND EVERGLADES

Tampa è’ una piccola città con un’atmosfera di allegria contagiosa. Sarà forse per la posizione, meravigliosa, sulla Tampa Bay, che già di per sé è molto stimolante, e anche per le spiagge delle isole della barriera corallina lungo la costa …ma, davvero, qui si ha l’impressione di lasciarsi alle spalle il caos metropolitano per godersi tramonti e distese infinite di sabbia luccicante. La città in sé si può visitare in un giorno solo, girando tranquillamente a piedi: noi abbiamo visitato in particolare il quartiere Ybor City con caratteristiche tipicamente latinoamericane che derivano dagli immigrati che lavoravano nelle fabbriche di sigari.
Oggi il quartiere è diventato una zona di tendenza, con negozi caratteristici inseriti in casette di mattoni rossi e vie acciottolate.

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Siamo ripartiti dopo solo un paio d’ore, nel tardo pomeriggio poiché per la notte avevamo prenotato una stanza nella vicina città di Sarasota.
Forse qualcuno avrà sentito parlare di questa città per un evento non certo felice: infatti l’ex presidente degli Stati Uniti d’America George W. Bush era in visita presso una scuola elementare in Sarasota quando ci furono gli attentati dell’11 settembre 2001.
A parte questo brutto ricordo, devo dire che Sarasota ci è piaciuta molto: abbiamo trovato sabbia soffice, moli colorati, meravigliose conchiglie e un clima cittadino allegro e accogliente.Per quanto riguarda le spiagge, devo dire che meritano davvero la sosta: i soli tramonti sono sufficienti per giustificare la visita! Noi abbiamo potuto visitare solo Lido key e Siesta Key, ma avendo più tempo a disposizione avremmo trascorso volentieri qui qualche altro giorno.

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Il centro della città è piuttosto animato da caffè, bar e ristoranti a complemento delle ottime librerie che rendono famosa questa città. La migliore che ho visitato è la Main Bookshop, dove ci sono migliaia di volumi su qualsiasi tematica, fumetti, dischi e vecchie poltrone che creano un’atmosfera rilassante di altri tempi.

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Come vorrei trovare anche a Cremona una libreria con queste caratteristiche!!! Possibile che nessuno abbia il desiderio, la possibilità economica e la passione per cimentarsi in una avventura di questo tipo? Io ci posso mettere la passione, ma per il resto…. 🙂

[I libri] Ora questi, ora quelli io interrogo, ed essi mi rispondono, e per me cantano e parlano; e chi mi svela i segreti della natura, chi mi dà ottimi consigli per la vita e per la morte, chi narra le sue e le altrui chiare imprese, richiamandomi alla mente le antiche età. E v’è chi con festose parole allontana da me la tristezza e scherzando riconduce il riso sulle mie labbra; altri m’insegnano a sopportar tutto, a non desiderar nulla, a conoscer me stesso, maestri di pace, di guerra, d’agricoltura, d’eloquenza, di navigazione; essi mi sollevano quando sono abbattuto dalla sventura, mi frenano quando insuperbisco nella felicità, e mi ricordano che tutto ha un fine, che i giorni corron veloci e che la vita fugge. E di tanti doni, piccolo è il premio che mi chiedono: di aver libero accesso alla mia casa e di viver con me, dacché la nemica fortuna ha lasciato loro nel mondo rari rifugi e pochi e pavidi amici. (da Rime, trionfi, e poesie latine, a cura di Ferdinando Neri, Ricciardi, 1951)

( Francesco Petrarca)

Il nostro on the road è continuato scendendo sempre più a sud e fermandoci per una sosta di mezza giornata nella cittadina di Naples. Davvero una cittadella del benessere!! L’impressione che si ha arrivando è che, qui, praticamente nessuno si sposti a piedi, tanto è il traffico di auto lussuose e che il must sia avere giardini da manuale, costantemente irrigati da getti d’acqua coreografici.
La via principale, la Fifth Avenue, è un susseguirsi di negoziati di lusso, gallerie d’arte e ristoranti, ricavati da cantieri per piccole barche ormai in disuso. Questa zona deve tutta la sua ricchezza al richiamo che 18 chilometri di spiagge e riserve naturali meravigliose hanno avuto sulla classe agiata americana. Personalmente non sceglierei questa zona per una vacanza balneare poiché di spiagge così belle ne ho viste molte anche in altre zone della Florida, luoghi dove sicuramente la vita è molto meno costosa!

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Dopo poche ore in città, avevamo esaurito la nostra curiosità per il luogo e ben volentieri siamo ripartiti verso la prossima meta che, per quanto mi riguarda, era irrinunciabile. Dopo due ore, infatti, siamo arrivati nella zona più caratteristica della Florida, un ambiente unico al mondo: la zona paludosa chiamata “ The Everglades”.
E’ una delle poche e incontaminate aree dell’America, nota anche per la presenza degli alligatori. Da tempo sognavo di visitare questa zona protetta, anche perché ogni anno che passa la zona paludosa si restringe sempre più e c’è il concreto pericolo che possa sparire in pochi anni se le politiche di tutela ambientale non vieteranno lo sfruttamento selvaggio dei terreni a favore dell’agricoltura.
Il momento più affascinante della visita è stato il viaggio sull’idroscivolante, l’airboat, che grazie ad una grande elica posta sulla parte superiore dell’imbarcazione, la fa scivolare e quasi volare sull’acqua poco profonda e abbastanza trasparente, piena di vegetazione acquatica.
Attraversare le acque della palude fendendo la vegetazione, a volte piuttosto fitta, osservando qua e là la sagoma pigra al sole di diversi alligatori, ammirare gli uccelli che solcavano bassi il cielo è stata un’esperienza indimenticabile.

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In nessuna altra parte delle Everglades l’espressione “River of Grass” ( fiume di erba) è più appropriata della Shark Valley. Da qui le distese di erba del tipo “falasco” si estendono a perdita d’occhio e sono costellate da alberi di legno duro tropicale.
Qui è possibile seguire i sentieri tracciati con la bicicletta: pedalando adagio, e alle prime ore del giorno, è possibile vedere tartarughe, lontre, serpenti e alligatori. Esperienza davvero emozionante!

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( continua)