Nelle ultime due tappe del viaggio in Florida abbiamo deciso di toccare i due antipodi di questa terra americana: la cittadina più antica del sud-est americano e il centro spaziale più moderno degli USA.
Siamo partiti la mattina presto da Miami e in 4 ore abbiamo raggiunto St. Augustine che si trova sulla costa orientale della Florida: qui abbiamo potuto osservare modesti edifici a un piano del XVIII sec. accanto ad imponenti strutture architettoniche del XIX sec., fatte costruire dalle ricche famiglie che abitavano più a nord e venivano a svernare in città.
E’ una cittadina conservata molto, molto bene e si vede che ci tiene a mantenere la sua identità “antica” anche e soprattutto a beneficio del turismo!
Appena arrivati, abbiamo ammirato il Castillo de San Marcos, una roccaforte spagnola che affaccia proprio sul mare.
A difesa di St. Augustine dall’inizio del XVIII secolo, il castello dalle mura in pietra coquina resistette a ogni attacco nemico di cui fu oggetto e oggi rappresenta uno degli esempi meglio preservati di fortificazioni spagnole coloniali del Nuovo Mondo.
Poi ci siamo avviati verso il centro storico ma, prima, abbiamo fatto una tappa per visitare la Cathedral of St. Augustine.
Una facciata e un campanile smerlati caratterizzano la più antica parrocchia cattolica della nazione. All’interno, massicce travi in legno decorato supportano l’alto soffitto a colori decorato in stile cubano. Un grande elemento ornamentale d’oro e legno bianco, che incorpora l’altare di marmo della chiesa originaria, impreziosisce ulteriormente il santuario.
Il centro storico di St. Augustine è molto carino: ci sono piccoli negozi veramente caratteristici e davvero a tratti sembra di essere trasportati indietro nel tempo! Abbiamo visto persino alcune donne in giro in costume d’epoca, il tutto per ribadire il primato di città più antica d’America di St. Augustine!
Una delle cose più belle da vedere è indubbiamente la scuola! Una scuola di legno che è certificata come la scuola più antica d’America.
Al termine del giro nel centro storico, siamo andati a vedere il faro: io adoro i fari e quello di St. Augustine è bellissimo e anch’esso molto antico! Infine, abbiamo fatto un giro sul pontile che affaccia sull’azzurro mare della Florida!
La mattina dopo siamo partiti per Cape Canaveral: ci incuriosiva molto l’idea di visitare il Kennedy Space Center della NASA e la Cape Canaveral Air Force Station dell’aeronautica statunitense..
Cape Canaveral fu scelta come sede del Kennedy Space Center per la sua posizione ideale: si trova infatti affacciata sull’oceano Atlantico (i test missilistici erano diretti in mare), ed è costruita in modo da poter sfruttare al meglio la spinta dovuta alla rotazione terrestre.
Il viaggio verso questa zona che si trova in mezzo al nulla, in una zona piuttosto paludosa, è stato davvero affascinante. Complice le prime luci del mattino e la presenza di una bassa nebbia rarefatta, sembrava di attraversare una terra fatata. Già da lontano, il colpo d’occhio è spettacolare: abbiamo trovato un missile ricostruito per segnalare l’entrata .
All’ ingresso alcune strutture si possono girare tranquillamente da soli, invece per visitare il resto del centro sono a disposizione dei pullman, ogni 15 minuti circa, con la guida che conduce vicino alla rampa di lancio. Abbiamo potuto osservare il grande mezzo che trasporta le navicelle, toccare da vicino i primi missili, ed entrare in alcune navicelle.
Il contatto è reale, si tocca con mano in che poco spazio siano stati costretti a volare, si vedono le prime tute fino ad oggi, il wc, i pasti, il letto. Mi hanno molto colpito queste piccoli particolari della vita quotidiana che chiaramente sono costati anni di progettazioni.
Tutto la visita è studiata in modo cinematografico: molti filmati, colpi di scena, montaggi scenografici degni di un regista. Memorabile lo sbarco sulla Luna, (non invidio l’omino che ogni 2 ore fa finta di sbarcare sulla Luna), e la ricostruzione della partenza dell’Apollo, fatta nella vera sala in cui è accaduta, e lasciata esattamente così, telecamere comprese, dove ci si siede e si rivive quel momento, con l’animazione del pavimento che sembra muoversi e il boato esterno ( ho avuto quasi paura!!).
È stato davvero emozionante!
Un bel modo per congedarsi dalla Florida. 🙂
Canto alla luna
La luna geme sui fondali del mare,
o Dio quanta morta paura
di queste siepi terrene,
o quanti sguardi attoniti
che salgono dal buio
a ghermirti nell’anima ferita.
La luna grava su tutto il nostro io
e anche quando sei prossima alla fine
senti odore di luna
sempre sui cespugli martoriati
dai mantici
dalle parodie del destino.
Io sono nata zingara, non ho posto fisso nel mondo,
ma forse al chiaro di luna
mi fermerò il tuo momento,
quanto basti per darti
un unico bacio d’amore.
(Alda Merini)