La motivazione principale della mia visita alla città di Sacramento era l’idea di poter fare un salto indietro nel tempo all’epoca della mitica corsa all’oro, un’epoca che da sempre mi affascina ( vedi che disastri combina la TV ? Sono cresciuta a pane, nutella e “ La casa nella prateria”…. come potevo non rimanerne “ segnata” per sempre?😁)

Ho sempre immaginato quell’epoca come un periodo di grandi aspettative, di spirito di avventura e coraggio ..un po’ la realizzazione delle parole di Mark Twain:
“Tra vent’anni non sarete delusi delle cose che avete fatto ma da quelle che non avete fatto. Allora levate l’ancora, abbandonate i porti sicuri, catturate il vento nelle vostre vele. Esplorate. Sognate. Scoprite.”
E invece…sarò sincera: Sacramento sarà pure la capitale della California ma é proprio una brutta cittá o, forse, meglio dire che a me non é piaciuta e che ha deluso le mie aspettative.
Mi ha molto delusa anche perché, probabilmente, le informazioni che avevo raccolto prima di iniziare il viaggio mi avevano portato a crearmi nella mia immaginazione qualcosa di totalmente diverso da quello che ho effettivamente trovato.
Innanzitutto mi aveva entusiasmato l’idea di vedere la città che più di altre è legata indissolubilmente alla mitica epoca della Corsa all’oro: quando nel 1849 nelle colline della Sierra che stanno alle spalle del luogo in cui sarebbe sorta poi questa città, si scoprirono pepite d’oro e vene aurifere, una moltitudine di persone, determinata a far fortuna, si riversò rapidamente in quella che venne presto chiamata Gold County. Proprio qui, a tempo di record, sorse un intero villaggio, con edifici ricavati dal legname e dalle vele di vecchie barche. Era nata la città di Sacramento.

Fra l’altro, pensa un po’, il fautore di tutto fu uno svizzero, Jhon Sutter, un ricco imprenditore che immaginando di trovare qui una terra per espandere la sua impresa di legname ( visto che si stava costruendo la ferrovia a lunga percorrenza che diventerá il vanto del west), si trasferì nella zona, acquistó molti terreni e …sorpresa! Dopo qualche tempo sulle sue proprietá iniziarono a trovare l’oro è così, vendendo le concessioni ai pionieri che arrivavano da ogni dove, si arrichì e inizió la costruzione di Sacramento ( che all’inizio, viste le origini del fondatore, si chiamò New Helvetia😳).
Immaginando tutto questo e fidandomi anche di molte recensioni di turisti che negli anni scorsi l’ avevano visitata ( e che decantavano la Old Sacramento come esempio di architettura dell’epoca ben testaurata e conservata), non vedevo l’ora di arrivare qui e rivivere quell’epoca che da sempre mi affascina.
E invece…come dicevo…una delusione.
La Old Sacramento é sostanzialmente un crocevia di tre isolati in cui sono stati ricostruiti edifici ( ma NON restaurati o, almeno, non tutti) che dovrebbero ricordare la vecchia cittá di metà ‘800, ma in realtà è evidente la poca cura dei particolari, la trascuratezza e anche la poca pulizia di queste strade.

Negli edifici rimessi a nuovo si trovano gli immancabili negozi di t-shirt e souvenir, diversi bar gelateria, musei molto interessanti (come il California Railway Museum, il California Museum o il School California museum ) ma sono tutti tendenzialmente poco curati.




Sul fiume anche quella che poteva essere molto scenografica, e cioè La Delta King una nave a vapore restaurata, in realtà è stata trasformata in un hotel facendole perdere quella patina di mistero e inaccessibilitá che avevo immaginato.

Mi é piaciuta invece questa iniziativa: la possibilità di salire a bordo di una vecchia locomotiva a vapore per fare un viaggio suggestivo sulla Sacramento Southern Railroad, la prima ferrovia a lunga percorrenza costruita in America: purtroppo non abbiamo potuto fare questa esperienza perché era sold out per tutto il mese!

Ho fatto due passi anche nella downtown: nulla da segnalare, se non alcuni particolari architettonici è una carinissima libreria (che ho onorato con vari acquisti)




Insomma…non mi resta, per risollevarmi dalla delusione , che cantate”Oh! Susanna”, canzone conosciuta tutt’ora che fu l’inno dei cercatori d’oro.😃
P.s.: a Sacramento era ambientata una serie tv dei miei tempi antichi😁: La famiglia Bradford! Chi se la ricorda? A me piaceva molto!