Capitato….
Privacy
Una cosa che negli anni passati non mi era mai successa è l’estrema attenzione che gli americanI pongono alla questione del rispetto della privacy riguardo alle fotografie.
Ci è successo, durante questo viaggio, di essere fermati un paio di volte da persone che ci hanno chiesto se davamo loro l’assenso di tenere la foto che avevano scattato, nella quale noi eravamo incidentalmente finiti!!!! Evidentemente si aspettano da parte degli altri lo stesso atteggiamento.
Accoglienza
Dell’accoglienza americana, non c’è bisogno di dire nulla! Non conto più le volte che, per strada, con una cartina in mano, sono stata avvicinata da persone che mi hanno offerto il loro aiuto per trovare il luogo che stavo cercando . Una volta addirittura, un signore, non ci ha solo spiegata la strada, ha deciso di accompagnarvici proprio!! Lui davanti con la sua auto e noi dietro…peccato che a un certo punto si sia perso anche lui!!! 🙂
E ultimo ma direi non meno importante……..Il caffè!!!!
Il caffè americano è un simbolo dei cittadini USA quanto lo sono gli hamburger. In realtà il caffè americano è, come concetto, una bevanda completamente diversa dal nostro caffè. Si tratta infatti di una bibita da compagnia, da portarsi dietro e sorseggiare per gran parte della giornata, in macchina e a lavoro. A me personalmente questi beveroni non piacciono proprio, Però ormai negli Stati Uniti si trova facilmente il caffè anche come lo intendiamo noi, cioè l’espresso. Non è proprio una prelibatezza però può andare ( mi raccomando: per averlo decente, sottolineare marcatamente che lo volete single…altrimenti vi arriva un double che è imbevibile!)
Insomma… l’America che si vede nei film è molto distante dalla realtà?
Io direi di no…
“Succedeva sempre che a un certo punto uno alzava la testa… e la vedeva. È una cosa difficile da capire. Voglio dire… Ci stavamo in più di mille, su quella nave, tra ricconi in viaggio, e emigranti, e gente strana, e noi… Eppure c’era sempre uno, uno solo, uno che per primo… la vedeva. Magari era lì che stava mangiando, o passeggiando, semplicemente, sul ponte… magari era lì che si stava aggiustando i pantaloni… alzava la testa un attimo, buttava un occhio verso il mare… e la vedeva. Allora si inchiodava, lì dov’era, gli partiva il cuore a mille, e, sempre, tutte le maledette volte, giuro, sempre, si girava verso di noi, verso la nave, verso tutti, e gridava (piano e lentamente): l’America. Poi rimaneva lì, immobile come se avesse dovuto entrare in una fotografia, con la faccia di uno che l’aveva fatta lui, l’America.”
( Alessandro Baricco)