IL VIAGGIO

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Pochi giorni fa ho salutato i miei ragazzi di quinta… Cinque anni insieme sono davvero un tempo di vita che lascia il segno, che ti cambia anche se non te ne accorgi e alla fine scopri di aver insegnato sì, ma di avere anche tanto imparato.

L’ultimo giorno di scuola avrei voluto fermare il tempo, riaverli ancora teneri e sconosciuti, ricominciare il viaggio insieme… perché, davvero, camminare insieme è stato un dono.
Ma non è possibile, non si può e non si deve fermare il tempo…per questo esistono i ricordi.
E nei miei ricordi, loro, i ragazzi della quinta B, ci saranno sempre e con me resteranno.

Noi insegnanti li abbiamo voluti salutare con le parole di Josè Saramago:

“La fine di un viaggio è solo l’inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in Primavera quel che si era visto in Estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l’ombra che non c’era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio.Sempre.”

Quando ho letto queste parole ho capito che erano quelle giuste per augurare ai miei ragazzi una vita simile a un viaggio gioioso, sereno, appassionato, curioso, ricco, felice, assennato, condiviso, altruista, e sempre, sempre, sempre illuminato dall’amore per la vita.

Ma è l’augurio giusto anche per me: non serve andare lontano per vivere il proprio viaggio, servono solo occhi curiosi, cuore appassionato e animo assetato.
Me lo auguro.. e lo auguro anche a tutti voi.

E che il viaggio continui.

il cammino del tempo-