Nella sala d’attesa di uno studio medico è facile incrociare il proprio cammino con quello di persone che pur essendo di fatto degli sconosciuti, sentono il bisogno di condividere le loro personali angosce, trovando in queste confidenze un motivo di leggero sollievo.
Mi è capitato alcuni giorni fa.
Una signora molto anziana, accompagnata dalla figlia, anch’essa di una certa età, era in attesa di essere ricevuta dal medico curante. Dopo alcuni minuti la signora ha iniziato a rivolgersi alla persona che le sedeva accanto, raccontando i motivi della sua presenza lì.
Si trattava di un giovane uomo, sui 40 anni, circa.
La conversazione era unidirezionale: la donna raccontava, con voce flebile a tratti spezzata, l’uomo inizialmente ha dato l’impressione di porre un minimo di attenzione alla signora; poi, dopo alcuni minuti, evidentemente infastidito da questo approccio, si è levato dalla sedia per andarsi a sedere un paio di posti più in là. Ovviamente senza nemmeno fare un cenno di commiato alla signora.
La quale, per altro, si è voltata dalla parte opposta e ha continuato il suo discorso con la figlia, non manifestando, fortunatamente, alcun tipo di offesa per il comportamento dell’uomo.
La figlia con dolcezza ascoltava e annuiva e per la frazione di un secondo ha incrociato gli occhi con i miei e lì, in quel niente temporale, ci siamo capite e consolate reciprocamente.
Perché la grettezza umana, l’insensibilità, la mancanza di rispetto, la maleducazione, la superficialità, quando le riconosci, quando le sperimenti, quando ti capitano davanti, fanno accendere negli occhi una luce che dice tutto e che non ha bisogno di spiegazioni.
Quando poi certi comportamenti colpiscono persone che al contrario dovrebbero essere difese, sono ancora più inaccettabili
Mi domando che tipo di insegnamento quell’uomo possa dare ai suoi figli… come spiegherà loro cos’è il rispetto se nemmeno lui si sa comportare come si deve?
E pensare che il rispetto non costa nulla. E non solo è gratuito, ma è anche capace di generare valore. Forse l’episodio mi ha scosso perché non so cosa darei per avere la possibilità di curare i miei genitori, di coccolarli e di accompagnarli per mano verso il declino della vita.
Ma penso che la questione vada oltre alla sensibilità di tipo personale; credo che la tematica del rispetto dell’altro, anziano oppure no, sia davvero centrale per la crescita dell’essere umano.
E se oggi , come sembra, assistiamo all’imbruttimento delle società moderne, sono convinta che per risalire la china si debba iniziare proprio da qui.
In che modo non so, però partire dalla consapevolezza e dalla condivisione della centralità di alcuni valori credo sia fondamentale.
Alt Whitman
da Calamus
Giovinezza, Giorno, Vecchiaia e Notte
Giovinezza, vasta, vigorosa, amante – giovinezza piena
di grazia, forza, fascino,
lo sai che la Vecchiaia può venire dopo di te con eguale grazia, forza, fascino?
Giorno fiorito appieno e splendido -giorno dell’immenso sole, azione, ambizione, risa,
la Notte segue da vicino con milioni di soli, il sonno e il buio che ristora.