20 agosto, Las Cruces
Il nostro viaggio continua: dall’Arizona al New Mexico.
Dopo circa 450 km eccoci arrivati a Las Cruces che ci servirà come base per programmare la visita di domani al White Sand National Monument.
E’ tardo pomeriggio e la visita di Las Cruces si risolve molto velocemente poiché, pur essendo la seconda città più grande del New Mexico, esteticamente è davvero bruttina. Tutto si concentra nell’arteria principale che la attraversa: negozi, ristoranti, centri commerciali.
La zona dell’ old town, Mesilla, è carina ma niente di particolare: c’è la plaza centrale stile vecchio west, la chiesa che vi si affaccia, intorno negozi piuttosto turistici e, in una via laterale, il tribunale dove Billy The Kid fu condannato a morte nel 1881.
Si è fatto tardi…
Domani finalmente vedrò ciò che ho sognato per molti mesi.
21 agosto, Las Cruces
Saliamo in macchina e dopo circa un’ora arriviamo al White Sands National Monument. Si tratta di una porzione di deserto completamente coperta da dune di gesso bianchissimo.
Arriviamo al centro visitatori alle sette del mattino, poiché le indicazioni lette sulla guida suggerivano una visita al mattino presto oppure nel tardo pomeriggio. Ci viene fornita la mappa dei sentieri da seguire e finalmente entriamo nel parco.
Percorriamo circa 2 chilometri in auto e, devo essere sincera, all’inizio sento crescere la delusione…non me lo ero immaginato così! Sì…vedo qualche piccola duna bianca, ma nulla di che…
Poi, però, seguendo la Dune Drive, raggiungiamo il cuore del parco e lì …rimango incantata!
Lo scenario che si apre davanti a noi è a dire poco spettacolare: avevo visto tantissime foto di questo parco ma l’impatto visivo è davvero emozionante, qualcosa di indescrivibile. Il contrasto tra il bianco della dune di gesso e il blu intenso del cielo è così forte che sembra di essere all’interno di una cartolina. Scendiamo dalla macchina ed iniziamo ad incamminarci per i vari sentieri e poi su e giù per le dune. Persino fiori in questo deserto!
Vorremmo non venire mai via, il silenzio è così intenso che si crea intorno a noi un’atmosfera idilliaca, si avverte un senso di pace e di serenità che non avevo mai provato prima. Un’esperienza davvero fantastica.
Poi alla fine di un sentiero troviamo queste belle parole di Edward Abbey (è stato uno scrittore statunitense, nativo di Tucson, noto per le sue battaglie ecologiche) che ci ricordano la potenza della vita in ogni sua forma : proprio lì a fianco, come a testimoniarne la verità, troviamo una piantina solitaria e, sopra, adagiata, come a riposare, una piccola coccinella….è proprio vero…la vita ha risorse infinite!
Ciao piccola creatura….
A malincuore ce ne andiamo…e ci rimettiamo in viaggio.