Domenica 10 agosto, Anaheim
Mickey Mouse venne inventato da Walt Disney nel 1928 e da allora il suo successo non ha avuto battute di arresto. Soprattutto qui in USA è amatissimo e il parco dei divertimenti che lo celebra,Disneyland, viene visitato ogni anno da più di 14 milioni di persone provenienti da tutto il mondo.
La prima impressione quando si entra è quella di trovarsi in un’ immensa macchina multimediale: nonostante abbia visitato alcuni parchi di Orlando, in Florida, niente regge il confronto con la magnificenza di questo posto!
Già dall’ingresso ai parcheggi, ci si rende conto di trovarsi in un parco sconfinato: ci sono decine di enormi edifici a 10 piani adibiti a parcheggio, ognuno con il nome di un personaggio Disney. Solo per il parcheggio vengono chiesti 17 dollari, da integrare se si decide di rimanere lì per un tempo superiore alle 8 ore. Parcheggiata l’auto ci siamo diretti alla stazione del trenino che porta all’ingresso del parco, siamo saliti e in 5 minuti ci siamo trovati in coda alle biglietterie.
C’era il mondo!!!! Code di 300 metri davanti a circa 30 biglietterie: devo dire che per un attimo ho pensato di lasciar perdere…io sono “allergica” alla folla, non volevo rischiare di sentimi poco bene. Poi, però, ci siamo resi conto che le file scorrevano velocemente e quindi abbiamo acquistato i biglietti (a testa 97 dollari + 54 per il secondo parco nato da poco a integrazione del primo!!! caruccio!!! )e , dopo un controllo accurato degli zaini, siamo entrati.
Il padrone di casa ci accoglie all’ingresso: un enorme Mickey Mouse floreale e un’iscrizione che da sola dice tutto: “ qui lasci il presente ed entri nel mondo di ieri, del futuro e della fantasia”….e da lì sarà un susseguirsi di scoperte e di sorprese.
Il parco è diviso in varie zone a tema: vicino all’ingresso, sulla destra si incontra Tomorrowland. Questa è forse l’area del parco che mi è piaciuta di meno: in pratica offre uno scorcio di come negli anni ’50, quando il parco venne aperto al pubblico, era immaginato il futuro. Vi si trovano monorotaie, missili, architettura futuristica. In realtà, sono state aggiunte delle nuove giostre: la più divertente fra quelle che ho provato è Stars Tour che è ispirato a guerre stellari. Si tratta di una navicella che dà l’idea di sfrecciare attraverso un megaschermo nello spazio profondo. E’ un semplice simulatore, ma di livello altissimo: sembra quasi di avvertire l’assenza di gravità, il senso di smarrimento nello spazio infinito, la poesia della Terra vista da lassù…
Anche il Viaggio sottomarino alla ricerca di Nemo è carino, adatto ai bambini più piccoli: si sale su un sottomarino e si parte alla ricerca di Nemo, in un fiume sotterraneo, coloratissimo e ricco di incontri simpatici.
Qui si trova anche una delle attrazioni più gettonate del parco: gettonate dagli altri, perché per quanto riguarda me e Tiziano…non se ne parla nemmeno! E’ Space Mountain ed essendo un otto volante il nome dice tutto! Altezze da capogiro, curve strette, discese da urlo, musica assordante….ehm…no grazie, passo!
Proseguendo il giro si passa alla zona denominata Fantasyland: qui abbiamo incontrato i più famosi personaggi delle fiabe e delle storie per bambini. L’ingresso nella zona avviene attraverso il castello di Cenerentola che è sempre molto suggestivo e la statua dedicata a Walt Disney.
Ci siamo diretti immediatamente verso la zona dedicata alle varie nazioni: qui siamo saliti su una barchetta che portava all’interno di una meraviglisa rappresentazione musicale multiculturale del mondo davvero curata in ogni particolare. Ha incantato adulti e bambini! La nostra Italia era rappresentata da una accuratissima Venezia. Io mi sono innamorata di un ippopotamo viola che stava nella zona africana. Avrei voluto portarmelo a casa!
Le possibilità di divertimento in questa parte del parco sono indirizzate soprattutto ai bambini; noi non ne abbiamo sperimentate poiché avevamo la curiosità di ispezionare anche tutto il resto e….il tempo è tiranno: ci vorrebbero 3 giorni per provare tutte le attrazioni, anche perché le code di attesa sono ovunque, anche se sono code “in movimento”, nel senso che vengono organizzate in serpentoni che scorrono velocemente, dato che le partenze e gli arrivi dei vari mezzi di trasporto sono frequentissimi. Comunque ovunque viene esposto il tempo di attesa previsto.
Siamo quindi passata alla zona di Frontierland: anche qui ci accolgono montagne russe da brivido, le “Big Thunder Mountain Railroad. L’ambiente che è stato ricreato è quello dei pionieri, dei minatori e infatti abbiamo incontrato Tom Sawyer in persona!:-)
La piazza centrale qui si chiama New Orleans Square e vi si affaccia la spettrale Haunted Mansion. Nel centro si trova un lago sul quale navigano battelli a vapore e canoe di indiani.
Abbiamo deciso di metterci in coda per sperimentare il viaggio in barca dedicato ai Pirati dei Caraibi: tempo di attesa 20 minuti! Arrivato il nostro turno, siamo saliti su una “zattera” un po’ alluvionata ( ma credo che faccia parte dell’ambientazione”) e siamo partiti per un viaggio in caverne tenebrose: scheletri a non finire, voci poco rassicuranti, personaggi del film che apparivano qua e là, animando le fedelissime ricostruzioni del film. Ad un certo punto sentiamo uno scroscio d’acqua e vediamo apparire una cascata proprio davanti alla nostra zattera…come dire…ci siamo cascati!! Pensavamo di lavarci completamente …in realtà era un ologramma!
Siamo poi arrivati nella sala centrale e ci siamo trovati in mezzo ad una battaglia fra navi e colpi di cannone con proiettili che arrivavano a un metro dalla zattera: molto realistico! Ne è valsa la pena!
Zona successiva: Adventureland. Qui il fiore all’occhiello è il viaggio a bordo di un’enorme jeep, guidata da Indiana Jones, attraverso il peggior incubo di un archeologo, con scimmie urlanti all’attacco!
Divertentissimo! Però….devo dire che se lo avessi saputo prima che dovevamo attraversare un ponte di corde su un fiume di lava….me ne sarei stata a casa!!!
Siamo poi saliti sulla Jungle Cruise: un giro in barca attraverso la giungla: abbiamo fatto diversi incontri poco raccomandabili…anche in questo caso ricostruzioni davvero eccezionali e professionalità ai massimi consentiti!
Da qui, saliamo sulla monorotaia che ci ha portato nella nuova area di Disneyland, la Disney California Adventure (DCA)
….il resto domani… 🙂