Sabato 9 agosto, San Diego
Venerdì giornata davvero grigia: non rimenava che trovare un’alternativa alla spiaggia e così…abbiamo deciso di rivedere una città che già avevamo visitato anni fa, San Diego.
Si trova a circa 160 chilometri da Los Angeles: il nostro ricordo era quello di una città molto assolata, calda al limite della sopportazione, e non molto curata.Siamo partiti di buon ora per evitare di rimanere incolonnati dopo solo 10 minuti e in effetti la scelta si è rivelata vincente: abbiamo percorso circa 100 chilometri senza problemi, poi abbiamo deciso di fare una sosta in una cittadina che non avevamo visitato l’altra volta: Oceanside.
Parcheggiata l’auto, in due passi siamo arrivati al Pier centrale e, complice la giornata grigia, abbiamo trovato per le vie molte famiglie con bambini seduti ai tavolini intenti a fare mega colazioni , attrezzati di tutto punto per la spiaggia, in attesa che il sole si facesse vedere. Si tratta in genere famiglie americane in vacanza che arrivano dagli stati del nord, climaticamente più infelici. Immagino quindi la loro delusione di trovare un tempo che minacciava seriamente la pioggia.
Visitare un luogo con la luce del sole e visitarlo nel grigiore, ne cambia di molto la percezione …tuttavia Oceanside ci è sembrata una bella località di villeggiatura, molto curata, con ampie spiagge ( numerosissimi gli anelli di cemento per cucinare alla griglia qualsiasi cosa… vera passione americana!)e sicuramente meritevole di almeno un pomeriggio di relax.
Dopo aver fatto colazione, come sempre in uno Starbucks, abbiamo ripreso la strada e dopo una sessanta di chilometri siamo arrivati a San Diego.
Il tempo stava peggiorando a vista d’occhio, il cielo era grigio, grigio e anche la temperatura non era molto incoraggiante. Abbiamo deciso di fare un breve giro per il centro: qui abbiamo rivisto alcuni particolari di arredo urbano che già la volta precedente ci avevano lasciati alquanto perplessi: l’impressione è che essendo una città quasi di frontiera, in effetti il Messico è vicinissimo, si siano uniti generi e gusti diversi ed il risultato non sempre è di buon gusto!
Ci siamo spostati quindi verso il lungomare: qui andiamo a rivedere la USS Midway, una fantastica e imponente portaerei della seconda guerra mondiale che ha segnato un importante capitolo della storia militare americana.
Abbiamo deciso di salire, poiché anni fa la coda di persone chilometrica ci aveva impedirò di visitarla.
Avere la possibilità di poter visitare un autentico pezzo della storia militare statunitense, avendo come guide degli ex marinai in pensione della stessa Midway, è molto interessante, anche se non si è degli appassionati. A me la visita è piaciuta molto. Ovviamente, il tutto è organizzato alla perfezione! Ben conservata nella sua notevole mole: si respira al suo interno un aria strana ricca di storia, di vita e di morte, di valorosi, di assurdi sacrifici ed onorevole fedelta’ tra l’odore di polveri da sparo, olio motore, pneumatici di aereo, acciaio e ferro….a condire il tutto i profumi dell’ oceano che la ospita…
Siamo scesi dalla nave e …ha iniziato a piovere!!!….nemmeno il tempo per fare due foto in santa pace!!! E così siamo risaliti in auto e ci siamo spostati nella parte orientale della città dove si trova l’altra grande attrazione di San Diego: il Balboa Park,
Lo avevamo visitato in una giornata afosissima e questa grande area verde, che è una delle maggiori attrazioni della città stessa, ci aveva offerto un riparo dalla calda giornata estiva: ospita i maggiori musei cittadini, tra cui il San Diego Museum of Art, il Natural History Museum e il Fleet Space Teather.
Al suo interno si trova anche il San Diego Zoo, struttura nota in tutto il mondo per la sua particolare bellezza nonché per le numerose specie di animali che ci vivono.
Purtroppo …abbiamo fatto in tempo soltanto a fotografare la targa dell’ingresso che un nubifragio si è abbattuto su San Diego!!!
A quel punto, scoraggiati, abbiamo deciso di fare ritorno a casa….pazienza.
Sarà per la prossima volta 🙂