TO DRIVE

Seal Beach, 25 luglio

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Guidare negli Stati Uniti comporta alcune differenze che è bene conoscere per orientarsi, evitando così di incorrere in spiacevoli situazioni. Ne sappiamo qualcosa noi che in questi anni di viaggi in USA, abbiamo collezionato diverse figuracce, ma per fortuna nessuna multa!!!!
Va notato che la dimensione media delle auto americane è decisamente maggiore di quella europea. Il concetto di City Car negli Stati Uniti praticamente non esiste. Vi troverete quindi spesso di fronte o di fianco a Limousine, PickUp e SUV che in Europa potrebbero essere scambiati facilmente per piccoli camper.

Innanzi tutto, nel momento di prendere possesso di un’ auto a noleggio, che sarà al cento per cento un’auto con cambio automatico, è bene assicurarsi di non avere problemi nel ritrovare , nei comandi, tutto ciò che serve per una buona e sicura guida; in particolare dovrete essere certi di saper rispondere, in ordine , a questi 4 quesiti:

– quali marce vanno usate? nella auto col cambio automatico, in effetti le marce non servono, però….C’è un però! Se non inserisci il cambio dove c’è la lettera P, l’auto non ti consentirà nemmeno di muovere la chiave di accensione; così come se non sposti poi il cambio dove c’è la lettera D, l’auto non farà un passo. Sembrano stupidaggini, ma vi posso garantire che non aver mai guidato col cambio automatico prima e poi trovarsi immediatamente catapultati nel traffico, non è uno scherzo. Io ad esempio, devo infilarmi la gamba sinistra sotto l’altra, sul sedile, per evitare di schiacciare una frizione che NON ESISTE, e allo stesso tempo devo impormi di pensare che tutto si fa col piede destro, freno, acceleratore e stop! Vi lascio immaginare la “scioltezza” con cui ho guidato le prime volte, dovuta anche, devo dire, alla presenza del marito-tutor che sono convinta abbia dimenticato di mettere la pazienza in valigia!!!!

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– dove è posizionato il freno a mano e soprattutto come si disinserisce? Una della nostre figuracce peggiori è stata provocata proprio dal non saper rispondere a questa domanda.
10 anni fa eravamo a Santa Monica e avevamo appena ritirato l’auto a noleggio: arriviamo a un semaforo, nel mezzo di un traffico da 15 di agosto sull’autostrada per Bologna, quando Tiziano decide di provare a schiacciare un pedalino, lì nascosto in un angolo. Scatta il verde. L’auto non si muove. Resta accesa, ma non si sposta di un millimetro. Rischiaccia il pedalino, si sa mai…niente! Inizia una caccia grossa alla ricerca di un comando che sblocchi questo stramaledetto freno, mentre fuori dall’auto lo strombazzamento assume livelli imbarazzanti….vorrei sparire sotto i tappetini dell’auto, addormentarmi lì e risvegliarmi l’indomani a casina mia!!! D’un tratto qualcuno ci bussa al finestrino: è l’autista di un megabus che è proprio incolonnato dietro di noi; adesso ci picchia, penso! Invece, no: apriamo la portiera e lui, molto gentile ed educato ci chiede se può intervenire a sbloccare la situazione. Quasi lo abbracciamo e lo invitiamo gratis a casa nostra per le tutte le prossime vacanze della sua vita. Si siede al posto di guida, si sporge, inserisce la mano al di sotto del volante, dietro al pannello, fruga un secondo e…ecco trovata una levetta che, spostata a destra, sblocca il pedalino del freno a mano. Inutile dire quanta gratitudine gli abbiamo manifestato e quanti chili in sudore abbiamo perso… ecco cosa intendo quando dico di informarsi bene!!! ( Nota a margine: ho seriamente pensato di fare causa al progettista di quel modello di auto: doveva aver bevuto litri di vodka per ideare una …………..simile!!!!)

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– come si apre lo sportellino per il rifornimento della benzina? Vale quanto detto sopra, con la sola variante che in questo caso, ad un distributore, anche self, trovi sempre qualcuno che ti dà una mano;

-i fari dell’auto si spengono automaticamente quando l’auto viene chiusa? 5 anni fa, Orlando, le 11 di mattina: è Natale e decidiamo di andare a messa. All’uscita della funzione torniamo alla macchina, saliamo e ….non parte! Rumore inequivocabile di batteria scarica: così immediatamente ci rendiamo conto che avevamo dato per scontato lo spegnimento automatico dei fari, ma evidentemente non era così!!! Se fossimo stati in Italia, penso che il giorno di Natale saremmo stati nel parcheggio della chiesa, almeno fino all’Epifania ad aspettare i soccorsi; invece dopo aver chiamato l’autonoleggio, abbiamo saputo che in giro per la città ci sono sempre una decina di camioncini addetti proprio al ricarico delle batterie, gratis! Così , dopo pochi minuti è arrivato l’addetto e ci ha risolto brillantemente il problema…però che stress!!!

E’ importante avere anche un’idea precisa delle principali regole del codice stradale, in particolare delle norme differenti dal nostro: infatti qui il codice è molto seguito e rispettato. Le contravvenzioni sono spesso piuttosto salate e le pattuglie della polizia sono generalmente numerose e distribuite un po’ ovunque. Meglio quindi “rigare diritti”.
Queste sone le principali diversità rispetto al nostro codice:
esiste il permesso di sorpassare anche a destra nelle strade con almeno due corsie e qui non è difficile trovare 5 corsie per ogni senso di marcia;
agli incroci, anche in presenza di semaforo, la svolta a destra è continua, se non diversamente segnalato. Potrete quindi sempre girare a destra anche con semaforo rosso (dando ovviamente la precedenza a chi viene da sinistra o di fronte) prestando molta attenzione ai pedoni che hanno sempre la precedenza in caso di attraversamento. Da precisare che il rispetto per i pedoni non è una semplice formalità come avviene in Italia. Negli Stati Uniti il pedone ha veramente precedenza: rimango sempre stupita quando in prossimità di attraversamenti pedonali, le auto iniziano a rallentare 50 metri prima se i guidatori hanno la sensazione che tu, pedone, forse, potrai decidere di attraversare. E’ veramente tutto invertito rispetto alla poca attenzione italiana per i diritti dei pedoni.
Non è raro trovarsi ad incroci a quattro vie dove tutti hanno lo stop. In questo caso si dà la precedenza in base all’ordine di arrivo. Questa norma è davvero assolutamente inesportabile in Italia: ma vi immaginate quante volte gli automobilisti cercherebbero di fregarsi l’un l’altro la precedenza? Già non rispettiamo le precedenze nemmeno nei negozi e negli uffici, figurati agli incroci,….

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Infine alcune informazioni:
-Nelle autostrade si trova spesso la corsia di sinistra (“car pool lanes”) contraddistinta da un simbolo a forma di rombo, destinata alle macchine che trasportano almeno due persone. Queste corsie hanno lo scopo di incentivare l’uso di una singola vettura da parte di più passeggeri: di solito sono corsie scorrevolissime, perché nei momenti di rush hour ( ora di punta), quando ad esempio le persone che  escono dagli uffici, la maggior parte di loro  guidano le auto singolarmente…e nessuno si sogna di percorrere abusivamente la corsia dedicata al car pool!

-Se vi capitasse di rimanere in panne in autostrada è possibile semplicemente sostare nella corsia di emergenza ed attendere. Vi sono infatti delle vetture di soccorso che continuamente battono le strade e vi aiuteranno gratuitamente anche a cambiare una ruota.

-Per quanto riguarda il parcheggio, In alcune città le restrizioni sono indicate da colori:. E’ inoltre sempre vietato parcheggiare ad una distanza inferiore a 3 metri da un idrante ed è obbligatorio parcheggiare sempre nella direzione del traffico.

Per concludere, MI RACCOMANDO, se dovesse capitarvi di essere fermati dalla polizia, è opportuno fermarsi in sicurezza e attendere l’agente in macchina con le mani ben in vista sul volante. A noi è capitato 3 anni fa mentre da New York stavamo recandoci alle Cascate del Niagara: stavamo attraversano strade provinciali, piuttosto strette, deserte, in mezzo alle montagne…un paesaggio quasi appenninico. A un certo punto, senza accorgersene mio marito ha superato di pochissimo il limite di velocità: tenete conto che per chilometri non avevamo incrociato un’auto…. Dopo 5 secondi ci appare dal nulla, alle nostra spalle un’auto della polizia, luci lampeggianti, sirena….sob! ( nota a margine: la sera prima avevo appena letto il racconto di viaggio di un tipo che in Texas era finito in prigione tre giorni per aver infranto i limiti di velocità!).
Noi rimaniamo immobili, mani sul volante mio marito, statua di sale io; lo sceriffo si avvicina, ci fa cenno di far scendere il vetro del finestrino e ci dice che stavamo correndo troppo. Mio marito capisce benissimo, ma il suo istinto di sopravvivenza gli suggerisce di fare il finto tonto, di mostrarsi assolutamente incapace di imbastire un discorso sensato in inglese, ripetendo all’infinito “I’m sorry, I’m sorry, I’m a tourist”. Lo abbiamo fatto impietosire, lo ammetto ( il carico da 11 ce l’ho messo io con il mio sguardo quasi al limite delle lacrime)!
E così ce la siamo cavata con il semplice ammonimento di controllare sempre la velocità. Certo da quella volta, il nostro modo di guidare negli USA è diventato da manuale, anche se talvolta….lo spirito italico amante della velocità fa capolino!

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