GARAGE SALE

19 LUGLIO, SEAL BEACH

Sabato mattina, complice una giornata piuttosto grigia, abbiamo deciso di fare due passi per Seal beach e in particolare nel quartiere residenziale che si trova nella zona più interna del paese.
Abbiamo così avuto modo di fare la conoscenza dei “garage sale”, di cui non avevamo mai fatto esperienza diretta, anche se ne avevamo sentito parlare e li avevamo visti rappresentati in molti film americani.
Il garage sale, noto anche come yard sale, deriva dall’usanza tutta americana di vendere oggetti, dischi, riviste, abiti e chincaglierie varie, spesso anche amate, ma ormai inutili e impolverate, accumulate da anni negli angoli delle soffitte.
In genere si provvede a segnalare la presenza di yard sales con un certo anticipo nel quartiere (avvisi attaccati ai pali o nei negozi locali) e anche i giornali locali, tra gli annunci, hanno il reparto yard sales dove è indicato quando si terranno e dove.

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Il luogo di questa vendita occasionale è tipicamente il garage o il cortile di casa. La motivazione più popolare della vendita sono le “pulizie di primavera”, ma in questi tempi di consumismo esasperato, ogni scusa è buona per improvvisare il proprio mercatino.
Gli americani, poi, in genere, sono eccezionali nel acquistare in maniera sconsiderata oggetti che poi si rivelano completamente inutili ( questo per ammissione della padrona di casa che ci ha accolto!): così si trovano continuamente la casa piena di paccottiglia che non usano.
In genere è roba elettrica o aggeggi per la cucina
(frullatori, microonde, scalda-raffredda-apri- sigilla-qualsiasicosa, stappa-tappa-taglia-incolla-innaffia qualsiasi cosa); oppure sono cose che davvero sono state usate utilmente ma, per via di un trasloco imminente, si decide di liberarsene.

Noi ne abbiamo visitato un paio e i padroni di casa in entrambi i casi si sono dimostrati davvero gentilissimi: ci hanno accolto nella loro casa offrendo anche coffee and donuts e ci hanno lasciato girovagare, senza assillo, fra le loro cose, insieme a molte altre persone.

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Io, nella seconda casa che abbiamo visitato, curiosando qua e là, sono stata abbagliata da questo oggetto qua: con i segnapunti a forma di pallone da calcio, la scritta rosso fuoco, molto solido,…

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….ma come lo portavo a casa??
Allora, anche su DECISA SOLLECITAZIONE di mio marito ….ho rivolto la mia attenzione su qualcosa dalle dimensioni più contenute e così… mi sono innamorata di questo asinello con la testolina ciondolante!

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Il figlio dei proprietari, ormai ventenne, ha esclamato “It’s my donkey! It ’s will go to Italy…wow”. Ne era così felice che non siamo riusciti a pagarlo neanche un dollaro!!Ha voluto regalarcelo a tutti i costi!
E così ora Ciuchino verrà a casa con noi!

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